di Laura Ceresoli
CASTELFRANCO
VENETO - “Non posso stare senza un cane accanto. Questi dolci animaletti, con
la loro intelligenza e il loro affetto, mi hanno cambiato la vita”. Parola di
Donatella Rettore il cui amore per gli amici a quattro zampe è intenso e
viscerale, proprio come quello per la musica. Ecco perché quando l’anno scorso
il suo adorato border collie Leone l’ha lasciata dopo una sofferta malattia,
alcuni fedeli ammiratori hanno subito pensato di colmare questo vuoto regalando
alla loro icona pop preferita un nuovo, tenerissimo cucciolo, Orso. Poi qualche
mese fa è arrivato anche Lupo. Ora, insieme al marito Claudio Rego e ai suoi
due amici pelosi, l’artista balzata al successo con brani indimenticabili come
“Kobra” e “Lamette”, vive nella villetta che la nonna le ha lasciato in eredità
nel cuore di Castelfranco veneto, sua terra natale. Una cittadina che da
qualche tempo, grazie alle campagne di sensibilizzazione lanciate dalla
Rettore, sta diventando sempre più dog friendly, al punto che i commercianti della
zona hanno intitolato un dog parking al suo Leone. Espansiva, spontanea e
determinata, la cantante veneta è una donna che non si tira mai indietro quando
si tratta di manifestare per i diritti dei cani. Animalista convinta, è scesa
in piazza più volte per contrastare il fenomeno dell’abbandono e lo
sfruttamento di cuccioli indifesi. “Col mio temperamento sono riuscita a
vincere molte battaglie – racconta – ho
fatto chiudere anche la Glaxo di Verona che teneva imprigionati nel suo centro
numerosi beagle destinati alla vivisezione”. E per i suoi Lassie, l’eclettica
Donatella non ha esitato a cambiare abitudini, è diventata istruttrice di Agility
dog e ha persino imparato a guidare all’età di 44 anni per addestrare il suo
cane all’obbedienza. Se non è amore questo…
La sua passone per i cani la accompagna da quando è nata?
Sì,
non sono mai stata senza un cane in vita mia, fino ad ora ne ho avuti sette. Il
primo in assoluto si chiamava Sam ed era un incrocio tra un pastore tedesco e
un lassie, ma è scappata via che era ancora una cucciola. Poi è arrivata Ursula
che sembrava un orsacchiotto.
Qual è il cane che le ha cambiato la vita?
Leone. Era un border
collie dal colore bellissimo. Questa razza ha una marcia in più, è stato
scientificamente provato che sono i cani più intelligenti di tutti. Aveva un
carattere molto particolare, non ne voleva sapere di stare in macchina e mi
sono dovuta rivolgere a un centro cinofilo per educarlo. Il mio primo maestro è
stato Massimo Perla che mi ha confermato che avevo scelto un cane molto
difficile da gestire. Però io, per 14 anni e mezzo, ho continuato a portarlo in
giro, a insegnargli l’obbedienza, l’ho fatto partecipare a diverse gare. Sono
diventata anch’io istruttrice. Un anno fa però ha avuto un tumore, l’ho fatto
operare ma è il male è ritornato. In più non c’era più con la testa, poverino.
E adesso sono arrivati altri due splendidi amici a
tenerle compagnia…
Ora vivo con Orso che
è come se fosse il figlio di Leone perché ha delle consanguineità con lui. Il
suo carattere però è completamente diverso. Leone era matto come me mentre Orso
sembra un agnellino. È un red merl
border collie a pelo corto e con gli occhi azzurri. E poi un annetto fa è
arrivato anche Lupo. Questi cuccioli provengono dall’allevamento di Border Collie Dei Matiblu gestito a Roma da Matilde Caprino. L’ho incontrata durante una gara al centro addestramento Indiana Kayowa di Massimo Perla e siamo
diventate amiche. Un giorno ha scritto su Facebook che nel suo allevamento
c’era appena stata una cucciolata e io che stavo malissimo perché avevo appena
perso Leone ho pensato che non potevo vivere senza un cane. E così un gruppo di
miei fedelissimi ammiratori mi ha regalato Orso. È stata una sorpresa
bellissima!
E Lupo che carattere ha?
Lupo
è un cane educato anche perché io e mio marito gli insegniamo costantemente a
comportarsi bene. La cosa assurda è che un giorno eravamo per strada e mio
marito gli ha detto: “Wolf, stai seduto!”. E un signore si è fermato e gli ha
detto: “Mi raccomando non mi maltratti il cane!”. Ma proprio a noi viene a
dirlo? Da un lato sono rimasta male ma dall’altro mi ha fatto piacere perché
questo significa che tra i cittadini c’è una coscienza animalista.
È vero che grazie a lei Castelfranco veneto è
diventata una cittadina dog friendly?
Sì,
dal 2005, da quando ci vivo io, quasi ogni famiglia ha un amico peloso. In
quasi tutte le città ormai vanno di moda i dog parking perché i cani non possono
entrare nei negozi, soprattutto nelle farmacie o negli alimentari. Allora ho
proposto anche ai commercianti di
Castelfranco veneto di fare un dog parking. Hanno ascoltato il mio
consiglio e lo hanno intitolato a Leone.
Lei è un’animalista convinta…
Io
sono contro l’uso degli animali nei circhi, collaboro con la Lav, sono contro
la vivisezione che ancora, ahimè, si pratica pur essendo inutile e dannosa. Anche
il cinema in passato è sempre stato crudele nei confronti degli animali, mentre
adesso sul set c’è più rispetto anche perché finalmente c’è una legge che li
tutela. Io amo anche i coccodrilli, sono così carini. Ma perché farsi le
cinture e le borsette? C’è l’ecopelle! Gli animali esotici vanno lasciati nel
loro habitat naturale.
È vegana?
Piuttosto
mi definirei filo-vegetariana perché mangio formaggi e carne, però se posso evito.
Non c’è bisogno di fare una strage di animali per alimentarsi. Le carenze di
ferro si possono sopperire coi legumi, per esempio.
Perché certi padroni arrivano ad abbandonare
il proprio animale?
L’abbandono
è una crudeltà che deriva dall’ignoranza che va sempre di pari passo con la
cattiveria. Non si può prendere un cucciolo a Natale e abbandonarlo a luglio.
Ma compratevi un peluche piuttosto! Poi non posso sentire la gente che dice: “Beh,
tanto è solo un animale”. Comunque negli ultimi tempi gli abbandoni sono in diminuzione.
È vero che si è rifiutata di guardare le
olimpiadi dopo la strage fatta dall’Ucraina contro i cani randagi?
Certo!
Quando ho visto questi poveri cani caricati sui camion della spazzatura sono
stata male tutto il giorno. È assurdo che nessuno abbia manifestato per opporsi
a questo scempio.
I suoi colleghi la sostengono nelle sue
battaglie animaliste?
Sì,
sono quasi tutti sono d’accordo con me. Ho coinvolto molti personaggi, da
Fiordaliso a Danny Quinn. Se li chiamo arrivano subito a sostenermi.
Il momento più bello e quello più difficile
trascorso coi suoi amici a quattro zampe?
Il
Natale 2012 è stato orribile. Leone era malato. In più avevo un altro
cagnolino, Elvis, che si è spezzato la spina dorsale in un incidente ed è morto.
Io ero partita perché dovevo promuovere “Natale sottovoce” e quando sono
ritornata non l’ho più trovato a casa. Per fortuna mi sono rifatta a Natale di
quest’anno, lo abbiamo passato tutti insieme, io, mio marito e i miei nuovi
cagnolini. L’unico difetto che hanno i cani è che non parlano. Sono come dei
bambini, rimangono sempre piccoli. Però con lo sguardo ti dicono tutto.
(tratto da VISTO 2014)
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